Il nostro territorio
Un tesoro, una responsabilità.
Siamo in mezzo al Mediterraneo. In Sardegna. In quella parte dell’Isola che guarda verso l’Africa da un grande golfo, orlato di lagune e stagni dove nidificano i fenicotteri. Al centro dell’arco della costa c’è la città di Cagliari, alle sue spalle la pianura del Campidano. A settentrione e a oriente della città si alza un semicerchio di terre dolcemente ondulate. Punteggiato di piccoli paesi, di oliveti, di campi e vigne. Noi siamo a Serdiana, fra queste terre. Da millenni questa zona dà pane, olio e vino alla città. Nelle campagne si incontrano le tracce dei secoli passati: i nuraghi, torri di pietra costruite dai nostri antenati nell’età del bronzo, e le piccole chiesette romaniche costruite dai monaci Vittorini nel medioevo. Nei paesi le case antiche sono costruite con mattoni di terra cruda, come si faceva a Cartagine. Nella nostra Isola si coltiva la vite fin dai tempi dei nuraghi, e si conservano vitigni unici. Alcuni sono famosi, come il Cannonau, il Vermentino, il Carignano. Altri sono meno conosciuti: come il Monica, il Bovale, il Nasco, il Girò, il Nuragus. Fra questi vitigni c’è ogni varietà, ogni personalità e sfumatura. Sono tesori da proteggere, coltivare, far conoscere. Perché siamo in una terra di viticoltori. In mezzo al Mediterraneo. In Sardegna.